Contabilizzazione del Calore – Ripartitori per Costi di Riscaldamento: COMUNICATO UNI
Vista l’importanza della corretta installazione e del regolare funzionamento dei ripartitori per costi di riscalda- mento, riteniamo utile informare che in data 12 giugno 2015 l’Ente Unificatore Italiano (UNI) ha deciso di can- cellare alcune parti della Norma UNI 10200 per evidenti contrasti con le norme europee e di conseguenza ha emesso il seguente comunicato:
“Norma UNI 10200:2013 “Impianti termici centralizzati di climatizzazione invernale e produzione di acqua calda sanitaria – Criteri di ripartizione delle spese di climatizzazione invernale ed acqua calda sanitaria”
Comunichiamo che in data 11 giugno 2015 è stata pubblicata da UNI una nuova edizione della norma ciò in relazione al fatto che l’elevazione della UNI 10200:2013 a norma cogente, determinata dall’art. 9 del DLgs
102/2014, ha richiesto di intervenire sul testo col fine di sospendere alcune parti della stessa che possono crea- re problemi interpretativi, soprattutto in relazione all’applicazione della UNI EN 834.
L’obbligatorietà di programmazione dei ripartitori, così come pareva emergere da una lettura restrittiva del punto 5.1.3 della UNI 10200:2013, avrebbe potuto portare ad escludere dal mercato i ripartitori per i quali il fattore di valutazione globale (K) non è programmabile al momento dell’installazione.
Inoltre, la UNI 10200 stabilisce che, ai fini della programmazione dei ripartitori, per la determinazione della potenza termica emessa dal singolo corpo scaldante si deve fare riferimento alla UNI EN 834. Questo approccio rende però evidente una indeterminazione metodologica per la definizione della potenza termica utile del cor- po scaldante partendo dal dato di potenza termica utile dell’elemento scaldante fornito dalla EN 442-2.
Per tale ragione la UNI 10200 definisce una metodologia specifica che, però, nella sua edizione del 2013, inse- rendosi a complemento della EN 834, avrebbe potuto essere intesa come possibile elemento di contrasto tra le due norme, soprattutto alla luce della cogenza della UNI 10200.
Al fine di eliminare ogni eventuale possibilità di contrasto, la nuova edizione della norma, rispetto alla prece- dente versione (UNI 10200:2013), contiene le seguenti modifiche:
è stata cancellata la prima frase del terzo capoverso del punto 5.1.3: “I dispositivi utilizzati in caso di contabi- lizzazione indiretta, nella fattispecie i ripartitori, devono essere programmati in funzione delle caratteristiche e della potenza termica dei corpi scaldanti su cui vengono installati.” al fine di chiarire la possibilità di utilizzo di tutte le tipologie di ripartitori;
è stata cancellata la frase di cui a secondo trattino del punto D.1 dell’appendice D: “la programmazione dei ripartitori, ai fini del progetto dell’impianto di contabilizzazione indiretta” al fine di consentire la scelta della metodologia più opportuna come richiesto dalla UNI EN 834.
UNI – Ente Nazionale Italiano di Unificazione
Onde evitare spiacevoli contestazioni al momento della ripartizione dei costi per riscaldamento alla fine dell’esercizio, consigliamo a tutti gli addetti al funzionamento dei ripartitori e a chi è responsabile nel
condominio per la loro installazione, di richiedere la certificazione che siano installati e funzionanti “secondo la norma UNI EN 834”.
ANCCA – Associazione Nazionale Contabilizzazione Calore e Acqua